MATERIALI BENEFICIARI DI CUI AL NUOVO AVVISO 2023/C 29/02 NELL’AMBITO DELL’ACCORDO DI PARTENARIATO TRA UNIONE EUROPEA E GHANA
I rapporti tra Ghana e Unione Europea risalgono al 1975, anno in cui le parti strinsero accordi di cooperazione volti a ridurre la povertà e incentivare l’integrazione interna regionale del paese tramite un più facile accesso al mercato dell’UE. A tal proposito, è appena il caso di rilevare che l’Unione Europea rappresenta uno dei principali partner commerciali del Ghana, occupando circa il 10% del commercio estero del paese.
In questo contesto di interesse reciproco si inserisce l’avviso della Commissione Europea 2023/C del 29 febbraio 2023 il quale elenca, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 6, paragrafo 3, del protocollo n. 1 dell’Accordo di Partenariato Economico interinale tra l’Unione Europea e il Ghana, i materiali che possono essere importati in Unione Europea in regime di esenzione da dazi doganali grazie al cumulo di origine, quando questi ultimi risultano parte integrante di un prodotto fabbricato in Ghana (purché soggetti a lavorazioni o trasformazioni apportate in misura maggiore rispetto a quelle determinate quali operazioni insufficienti di cui all’articolo 5, paragrafo 1, del protocollo medesimo). Infatti, tra le altre cose, l’accordo si pone l’obiettivo di eliminare i dazi doganali per le merci originarie del Ghana e destinate in UE (ad eccezione di armi e munizioni), negoziare i requisiti di applicabilità dell’origine e mantenere la stabilità dei dazi doganali sulle importazioni in Ghana provenienti dall’UE per determinati tipi di prodotti.
Tuttavia è bene ricordare che le facilitazioni introdotte dall’Avviso summenzionato devono essere inserite in un contesto economico-politico più ampio rispetto ai singoli rapporti tra UE e Ghana. In particolare, si fa qui breve riferimento al fenomeno che a livello accademico (nella persona di Margaret C. Lee, Professore Associato di African Studies presso il Dipartimento African and Afro-American Studies dell’Università della Carolina del Nord) va sotto il nome di «new scramble for Africa», ovvero le politiche commerciali perseguite da superpotenze (quali ad esempio Stati Uniti e Cina) per vantare il diritto di prelazione in un continente giovane, ricco di materie prime e con un tasso di natalità tra i più alti al mondo.
In questo senso sono da intendersi le limitazioni riportate dall’Avviso il quale, reiterando quanto già introdotto al paragrafo 4 dello stesso articolo dell’APE, intende porre l’accento sul fatto che, contrariamente a quanto generalmente affermato nel corpo dell’accordo, materiali originari di un paese già soggetto a dazi antidumping o compensativi imposti da parte dell’UE saranno esclusi dai benefici del cumulo e sottoposti a regolare aliquota antidumping all’importazione nel territorio unionale.
Per conoscere o approfondire l’affascinante tematica del cumulo di origine nonché costi e opportunità legati all’utilizzo dello stesso, sia nella fattispecie di quanto sopra descritto sia per conoscere l’applicabilità a altri paesi, non esitare a contattare info@qvadra.it
I PROFESSIONISTI DI QVADRA
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