Il regime di esportazione dei beni passibili di dual use (civile e militare)

30/10/2024 dalle 15.00

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I beni dual use sono beni, materiali o immateriali, che si differenziano dai materiali di armamento in quanto mentre i primi, sono beni civili passibili di applicazione militare, i secondi, sono ab origine progettati e prodotti per essere utilizzati per scopi militari.

In quanto beni civili passibili di uso militare – quale, ad esempio, la produzione di armi di distruzione di massa – nonché dinanzi all’intensificarsi delle recenti tensioni internazionali, i controlli sui beni dual use sono stati recentemente incrementati, con contestuale aggiornamento della normativa di riferimento.

Tra i beni che rientrano nell’ambito applicativo della normativa troviamo: valvole, pompe, sensori e laser, materiale avionico, navale, aerospaziale, macchinari, veicoli ecc. con alto contenuto tecnologico.

Il quadro normativo di riferimento è costituito dal Regolamento delegato (UE) 2023/66 della Commissione europea, entrato in vigore a Gennaio 2023, il quale modifica il Regolamento UE 2021/82 nella parte relativa all’elencazione dei beni classificati quali dual use. Invero, l’Allegato I del Regolamento de quo contiene la lista dei beni soggetti alla normativa dual use e inerenti restrizioni e/o divieti e viene aggiornato annualmente.

La violazione del Regolamento UE prevede sanzioni amministrative e penali alquanto elevate, da parte degli articoli 18 e 20 del d.lgs. 221/2017, che prevede multe da 15 mila a 250 mila euro e una pena detentiva da due a sei anni.

Ebbene, l’operatore economico come verifica se un bene che sta esportando, importando o rispetto al quale sta prestando attività di intermediazione, assistenza tecnica, transito o trasferimento è un bene dual use?

Sinteticamente, l’iter da seguire è il seguente:

  1. Verifica preliminare per codice TARIC all’interno del portale AIDA;
  2. Verifica tramite il portale ECCN che assegna i codici dual use;
  3. Analisi del prodotto (ivi compreso il progetto) indipendentemente dalla dicitura “Autorizzazione all’esportazione dual use”;
  4. Se il prodotto risulta duale anche a seguito dell’analisi del prodotto, si procede con la verifica delle black list (UE e USA) per accertarsi che i soggetti (persone fisiche o giuridiche) coinvolti nella transazione non siano listati.

Superate con esito positivo le verifiche summenzionate, il prodotto può essere dichiarato “di libera esportazione”.

In Italia, l’Autorità competente al rilascio dell’autorizzazione all’esportazione è il UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) e la procedura per inoltrare l’istanza è stata recentemente digitalizzata. Nella sua forma digitalizzata (obbligatoria a partire dal Luglio 2022), l’istanza va presentata attraverso la procedura E-licesing.

 

Per conoscere le ulteriori novità e stare al passo con la normativa, partecipa al Webinar gratuito del 30 Ottobre 2024, dalle ore 15:00 alle ore 15:45.

Chi sono i docenti del corso?
Samuel Bolis
Avvocato presso lo Studio Tosi - Legale e Tributario

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